Di: Francesco Caligaris

Sovraccoperta ha fatto sbocciare un commento che vale più di un post e mi rallegro che in parte abbiano avuto un ruolo maieutico le riflessioni di “Quando i personaggi incontrano i loro autori”, anzi di “Personaggi che sono ciò che i loro autori hanno il coraggio di immaginare, ribellandosi alla realtà”. Il mio sogno, nel lasciar scorrere la follia comparatistica, era proprio che qualche lettore si cimentasse in nuove composizioni titolistiche in base alla propria personale lettura… Non osavo desiderare una chiosa tanto viva e vera: “la vita oltre la realtà”, “una sorta di sharada in cui nascondersi” sono solo un paio delle espressioni cariche di efficacia e trapelanti passione. Certo, nelle considerazioni di Sovraccoperta l’autore torna a essere centrale, mentre il mio articolo si mostrava forse un po’ troppo maligno con la sua funzione… Ma condivido appieno il commento in quanto la rinnovata centralità dell’autore è resa possibile dal suo immergersi nella possibilità del punto di vista dei lettori e nell’irrealtà delle prospettive dei personaggi. Spero di non aver malinterpretato, esprimo la mia convinta riconoscenza e mi riprometto di scrivere qualche riflessione su verosimile, inverosimile, vero, irreale, immaginario, sperando che questi fili neri di parole possano continuare a essere luoghi di confronto e incontro.